L’Aula Magna è lo spazio istituzionalmente più importante delle Università, e come tale l’architetto Marcello Piacentini lo pose al centro del progetto del palazzo del Rettorato. L’Aula di una superficie di 900 mq si conclude con una tribuna absidata definita da una parete curva con il murale L'Italia tra le Arti e le Scienze del pittore Mario Sironi, esponente di spicco del “gruppo del Novecento”. L’opera realizzata in poco più di tre mesi, rappresenta una visione epica della storia, con la personificazione dell’Italia fascista tra le immagini simboliche delle discipline umanistiche e scientifiche. La scena fissata in una dimensione atemporale, si compone di figure monumentali che si dispongono ai lati dell’Italia: la Botanica, la Geologia, la Mineralogia, la Geografia, la Pittura, l’Architettura, la Scultura, la Giurisprudenza e la Letteratura. Figure che nel loro insieme alludono alla ricchezza e al valore della conoscenza, in uno scenario roccioso su cui domina imponente la figura della Vittoria alata. Con la caduta del fascismo, il dipinto venne occultato con fogli di carta da parati incollata e inchiodata sulla superficie pittorica. Nel 1950 il murale venne quasi interamente ridipinto per eliminare i simboli fascisti e annullare la matrice stilistica sironiana dell’opera. Dopo due anni di restauro, dal 2017 il dipinto è tornato ad essere visibile nella sua veste originaria.