La cappella dell' Eterna Sapienza venne realizzata dieci anni dopo l'inaugurazione della nuova città universitaria . Fu costruita per volere e con il contributo economico del papa Pio XII, in espresso riferimento alla cappella universitaria di Sant’Ivo alla Sapienza dell’antica sede dello Studium Urbis in corso Rinascimento. Sulla facciata è indicato l'anno 1948 (firma della convenzione stipulata tra Santa Sede e Università) ma fu inaugurata nel 1950. La chiesa si colloca in corrispondenza del primo asse trasversale della Città universitaria, in luogo inizialmente dedicato ai giovani universitari caduti nella Grande Guerra, di cui verrà perpetrata la memoria nella cripta con la statua della Pietà di Giovanni Prini. Progettata da Marcello Piacentini, si distacca dal resto degli edifici circostanti per la sua geometria volumetrica composta, costituita dal cilindro a base ovale con annessi parallelepipedi, coronata da una cupola. Si pone in continuità tipologica con la tradizione architettonica italiana tardo-rinascimentale e barocca rivisitata in linee 'moderne' con struttura in cemento armato. Unici elementi decorativi, posti a coronamento dei due ingressi - segnalati da ampi inserti in travertino chiaro, che spiccano sui volumi in laterizio - sono le due sculture del Cristo Maestro di Romano Romanelli e della Mater Sapientiae di Arturo Dazzi. L’interno viene risolto con la ripetizione di forme essenziali, legate alla tradizione italiana e romana, con la parete di fondo della zona presbiteriale dove spicca la policromia dell'affresco ancora dedicato al Cristo Maestro di Giovanni Brancaccio.